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Questo volume presenta un panorama il più possibile completo della fiaba lucana, impresa che vuoi essere soltanto l'avvio di un sistematico reperimento di materiale, paese per paese. Impresa, certo, perché il patrimonio fiabistico di una regione - sia pur piccola come la Basilicata richiede una ricerca ad ampio spettro, che può negli anni continuamente arricchirsi e integrare i ritrovamenti già effettuati. Ogni paese ha una memoria storica che attende di essere conosciuta, un insieme di fiabe che attendono di essere narrate. In ogni luogo i nonni - anzitutto - hanno raccontato fiabe ai bambini, per trascorrere le lunghe sere invernali accanto al braciere o davanti al caminetto, per dar vita ai fantasmi e ai sogni, alle speranze e ai desideri "consci e inconsci delle classi inferiori", in una sorta di rivincita immaginaria, di creazione di universi alternativi. Le fiabe sono allora "lucane" perché narrate dai tempi dei tempi in Basilicata; perché contengono umori, usi, cibi, forme dialettali proprie di questa regione meridionale; perché sono sentite come proprie dai lucani, anche se sovente avvertiamo temi e intrecci appartenenti a fiabe più note o comunque d'altri luoghi.